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5. Giardino della poetessa

Via Marsala 41

Giardino della poetessa. Via Marsala è una via in salita e qui al n. 41, dove casa e giardino si trovano a quota più bassa, il fronte strada è protetto da una alta siepe di filadelfo dalla fioritura profumatissima, alternato alla nandina dal bel corredo invernale di bacche rosse. Davanti alla facciata principale, lo stretto tratto di giardino ha una grande aiuola centrale dove si trovava – come in ogni villino Liberty che si rispetti – una grande palma. Ora la palma non c’è più – morta, come quasi tutte le palme in città, a causa di un insetto nocivo – ed è sostituita da una florida Cycas in vaso e due ulivi.

Nel terreno dietro alla casa, più frutteto che giardino, c’è una certa sovrabbondanza di piante. Un grande cipresso che tenta di superare in altezza la casa, molte piante Il paesaggio e la natura circostante si riflettono nelle decorazioni all’interno. I mosaici in bianco e nero tra le colonne sono decorazioni policrome di foglie e uccelli. Altre piante e uccelli sono nella fascia affrescata della stanza più piccola tra cui sono riconoscibili l’anatra, la cinciallegra, il gallo e una pianta di narcisi, e le foglie dell’unico capitello corinzio rimasto riflettono quelle dei grandi cespugli d’acanto all’esterno. Le poche tracce degli affreschi che decoravano l’oecus corinthius – l’ambiente destinato al ricevimento e al soggiorno – rappresentano un giardino, e la figura della gabbia con l’uccellino, affrescata nello zoccolo, testimonia la complessità e la qualità della composizione decorativa della villa. La struttura che oggi protegge la villa venne costruita pochi anni dopo la sua scoperta, come pure l’attuale giardino, al quale si accede da una scala che porta al livello degli scavi e da dove si intravede la villa attraverso ampi finestroni. Dal 2019 il sito è gestito dall’Associazione Archeonaute che ne organizza le visite e con competenza ne racconta la straordinaria storia.