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16. Casino di Venere

Via Scala Santa 12

Via Scala Santa 12, Casino di Venere

Casino di Venere è in effetti l’ultima propaggine ‘in cielo’ del Giardino Giusti. Costruito alla fine del ‘500 a sinistra nella parte alta del Giardino, questo padiglione dedicato a Venere, dea della bellezza, faceva da contraltare al Tempietto della Gloria situato nella parte destra, oggi distrutto. Per secoli ha accolto i viaggiatori al culmine della loro visita al Giardino per un momento di riposo e per godersi uno dei più spettacolari panorami sulla città. Rimane ancora un cuore inciso nella loggia alla fine del ‘700 da una coppia di innamorati tedeschi. Fra il 1913 e il 1914 il conte Giusti, su richiesta di don Calabria che stava sviluppando la sua Opera proprio sopra, lo mise a disposizione del loro nascente ordine femminile, le Povere Serve della Divina Provvidenza.

Per quel breve periodo il Casino di Venere cambiò nome e divenne la Piccolissima Casa di Nazareth. Dopo anni lasciato all’abbandono, negli anni ’70 del secolo scorso fu restaurato e trasformato in abitazione privata da Justo Giusti e dal 2009 vi risiede la prima Giusti ad aver mai abitato questa casa. Il giardino è ora separato dal Giardino Giusti da un cancello che delimita le due proprietà. La fila di cipressi continua al di là del cancello creando una prospettiva ininterrotta. La terrazza si affaccia su palazzo Giusti, sul giardino e su Verona.

L’intervento della paesaggista Gaia Chaillet Giusti ha creato spazi fioriti nel giardino, con particolare attenzione a un bordo misto di piante perenni le cui fioriture si avvicendano nelle stagioni. Le grotte di tufo del Giardino Giusti, su cui poggia il Casino di Venere, offrono una terra povera e sassosa, di pH molto basico, che ha orientato la paesaggista verso un progetto più simile all’Italia centrale che alle nostre pianure venete: aromatiche, rosmarini, lavanda, elicriso, inoltre rose rustiche come le rose ‘Iceberg’.